Ciao e buona domenica a tutti.
Oggi , dopo una passseggiata al parco, vorrei farvi leggere un piccolo racconto che ho scritto un pò di tempo fa. Spero vi piaccia.
IL PICCOLO SEME
C’era una volta un piccolo seme, era nato da un bellissimo frutto
caduto a terra dai rami di un grande albero.
Ora il piccolo seme era solo in mezzo a codoli di terra e pochi
fili d’erba, aveva un po’ paura, sentiva di avere uno scopo ma non riusciva
proprio a ricordarlo….
Un giorno sentì tutto tremare e un grande mostro rumoroso rivoltò
la terra e lui si ritrovò in pieno buio, aveva tanta paura, sentiva di avere
uno scopo ma non riusciva proprio a ricordarlo….
Li solo al buio cominciò ad avere fame e sete allora
improvvisamente sentì una piccola radice fuoriuscire dal suo corpo. Attraverso
questa radice cominciò ad assorbire dalla terra tutto il nutrimento di cui
aveva bisogno e diventò sempre più grande.
Cominciò a trasformarsi e ogni giorno cresceva il suo bisogno di
nutrimento dalla terra, ne prendeva, ne prendeva, non si chiese mai se era
troppo, se lo meritava, o se altri semi come lui sarebbero rimasti senza a
causa della sua fame, lui sapeva che era giusto così, sentiva di avere uno
scopo ma non riusciva proprio a ricordarlo….
In un meraviglioso giorno di primavera una parte del piccolo seme
sbucò dalla terra e vide il sole….
Immediatamente cominciò a nutrirsi anche della luce e del calore
del sole, non si chiese mai se era troppo, prese tutto ciò che gli serviva.
Giorno dopo giorno, anno dopo anno il piccolo seme diventò un
grande albero da frutta.
Sentiva di avere uno scopo ma non riusciva proprio a ricordarlo….ma
lasciò che il flusso della vita scorresse e fece ciò che sentì giusto, ciò che
gli piaceva fare.
Continuò a nutrirsi di terra e cielo senza limiti, vedeva altri
alberi attorno a lui ma non pensò mai che il suo nutrirsi fosse causa ti
sofferenza per loro, MAI LO PENSO’.
Ora, il piccolo seme era proprio diventato un bellissimo albero,
non aveva più nessuna paura, il vento lo accarezzava, la pioggia lo irrorava,
il sole lo riscaldava e la terra lo nutriva.
Finché un giorno cominciò a fiorire e allora ricordò quale era il
suo scopo…..
Capì che si era nutrito senza limiti per crescere, diventare
forte, sentire la vita scorrere dentro di sé.
E solo ora che si era realizzato, che non aveva più paura poteva
donare al mondo i suoi frutti.
Susi